lunedì 28 luglio 2008


Per monti e burroni, per siepi e giardini, tra fiori e tra spini, tra flutti e tra tuoni, più lieve d'un raggio del sole di maggio volando viaggio al comando della divina che delle Fate è la regina.
D'una primula dorata nella campanula fatata troverò nascosta la stilla incantata.


(Shakespeare)

domenica 4 maggio 2008


Lucciole danzanti
nel magico cerchio
dove risuonano antichi canti.
Fiaccole vibranti
in questa notte di mezza estate
in cui il velo fra i Mondi diventa sottile
e le Fate tornano a danzare nella radura del bosco
intorno al Sacro Fuoco
arcane melodie e sfrenate danze risuonano
con il loro eco di Gioia e Armonia.
E domani brinderemo con sidro ed idromele
in onore dello Splendente Sole
che ci illumina e riscalda
e che la Nuova Vita fra crescere e germogliare

lunedì 21 aprile 2008


Terra di fate
Valli di nebbia, fiumi tenebrosi
e boschi che somigliano alle nuvole:
poi che tutto è coperto dalle lacrime
nessuno può distinguerne le forme.
Enormi lune sorgono e tramontano
ancora, ancora, ancora ...
in ogni istante
della notte inquiete, in un mutare
incessante di luogo.
E così
spengono la luce delle stelle
col sospiro del loro volto pallido.
Poi viene mezzanotte sul quadrante lunare
ed una più sottile delle altre
(di una specie che dopo lunghe prove
fu giudicata la migliore)
scende giù,
sempre giù, ancora giù,
fin quando
il suo centro si posa sulla cima
di una montagna, come una corona,
mentre l'immensa superficie,
simile a un arazzo,
s'adagia sui castelli
e sui borghi (dovunque essi si trovino)
e si distende su strane foreste,
sulle ali dei fantasmi, sopra il mare,
sulle cose che dormono e un immenso
labirinto di luce le ricopre.
Allora si fa profonda - profonda! –
la passione del sonno in ogni cosa.
Al mattino, nell'ora del risveglio,
il velo della luna si distende
lungo i cieli in tempesta e,
come tutte le cose,
rassomiglia ad un giallo albatro.
Ma quella luna non è più la stessa:
più non sembra una tenda stravagante.
A poco a poco i suoi esili atomi
si disciolgono in pioggia: le farfalle
che dalla terra salgono a cercare
ansiose il cielo e subito discendono
(creature insoddisfatte!) ce ne portano
solo una goccia sulle ali tremanti

(Edgar Allan Poe)

venerdì 18 aprile 2008


«Su due sedie sormontate da un baldacchino di rami viventi. sedevano fianco a fianco Celeborn e Galadriel. Si alzarono ad accogliere gli ospiti, secondo l'usanza degli Elfi. Erano molto alti, e la statura della Dama pari a quella del Signore; i loro volti erano gravi e belli. Le vesti bianche, e i capelli della Dama di un oro intenso, e quelli del Sire Celeborn d'argento. lunghi e lucenti, nessuna traccia d'età. salvo forse la profondità dei loro occhi, penetranti come lance, eppur impenetrabili, abissi di arcaici ricordi.»

(da "Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello" di Tolkien)

martedì 15 aprile 2008

I lusuri sono luci nella notte simili a lucciole e si racconta fossero delle trasformazioni di entità fatate e che andassero a visitare umani che attiravano la loro attenzione e il loro interesse per delle particolari caratteristiche o qualità. A volte erano incuriositi da persone buffe a volte da persone sensibili, e donavano loro fortuna e gioia. Ancora oggi gli Esseri Fatati si manifestino in forma di piccole o grandi luci, a volte bianche ed a volte colorate nei modi più diversi, nel mondo degli uomini ma spesso vengono scambiati per Ufo o entità di altri mondi; beh agli spiriti burloni o ai folletti il gioco sicuramente diverte molto.

giovedì 10 aprile 2008


Esistono luoghi avvolti da un misterioso alone di magia,
non visibili al normale sguardo dell'uomo,
celati tra le acque trasparenti di fonti e di sorgenti
o tra il vento impetuoso e sottile che fruga tra le foglie dei boschi.
Dissimulati con la linea dell'orizzonte o mascherati sotto i nostri piedi,
tra le fronde di un maestoso albero
o tra l'acqua cristallina di una piccola cascata montana.
Spazi dove le cose invisibili si svelano all'improvviso,
dove il tempo è infinitamente possibile,
dove non esistono limiti alla meraviglia e allo stupore.
Universi che esistono al di là dei nostri normali sensi, oltre il tutto ...
Sono i luoghi dell'incanto e dell'ispirazione,
i mondi fantastici dove ancora vivono gnomi, folletti e fate ...
Mondi paralleli senza nome, chiamati semplicemente
Mondi di Mezzo

mercoledì 2 aprile 2008


Le favole sono pagine di luci

raccolte in album di fantasia…

Scritte col pennino del vento

volano oltre i confini del mondo.

Si leggono con l’alfabeto del cuore

e sono arcobaleni le parole che colorano

la vita di sogni sui righi dell’Infinito

lunedì 31 marzo 2008

Piccoli tesori incantati si nascondono tra le intricate radici degli alberi, brillando ai morbidi bagliori notturni. Le Fate del Bosco, con le loro minuscole lanterne azzurrine li illuminano e, nascondendosi leste tra i soffici fili d'erba, aspettano che il Viandante li intraveda e li colga con amore.



sabato 29 marzo 2008


Lasciatevi cullare dal vento, come foglie appese ai rami. I dolci e imprevedibili rumori del bosco vi accompagnano e le creature della Natura vi seguono osservandovi curiose. La Madre vi accoglie con il sorriso della sera, mentre il tramonto disegna linee di fuoco e oceano all'orizzonte e la Luna Piena si erge silenziosa davanti ai vostri occhi. Mille segreti nascondono le pieghe della Terra... e il canto delle Fate aleggia nell'aria, negli alberi e in ogni stella del cielo, racchiudendo, nelle sue note, la magia del Divino

mercoledì 26 marzo 2008

"Riusciremo anche noi, alla fine,
a scoprire il varco che tutt'ora conduce da un regno all'altro?
Sì, se dei tanti segreti che la voce di Morgana ci svela,
terremo a mente il primo,
il più semplice e tuttavia più grande:
che siamo noi, con il nostro pensiero,
a creare giorno per giorno il mondo che ci circonda."

giovedì 20 marzo 2008

Buona Pasqua a tutti, che le ali del vostro cuore
trovino sempre campi fioriti in cui librarsi

mercoledì 19 marzo 2008



Sulla quarta di copertina del libro "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley, sono scritte le seguenti parole

"Vi fu un epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi segreti ed incantati, siti arcani che sfuggivano alle leggi di Natura e si sottraevano al dominio del Tempo, territori favolosi dove le più strane e ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute, avevano gesti, modi e riti oggi indecifrabili; dove nessuna cosa era identica a sé stessa ma poteva mutarsi ad ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, passare da una parte all'altra si fece sempre più difficile: "reale" e "immaginario" entrarono in netto contrasto, presero a scontrarsi come due opposte visioni del mondo."

Da sempre, però, esistono persone in grado di passare da un mondo all'altro, persone che conoscono il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon

giovedì 13 marzo 2008

Batte il mio cuore.
Di bambina innamorata
di fantasia.
La mia danza così allegra
nel groviglio di giorni
grigi veloci distratti.
E' bello poter
liberare i passi miei
al ritmo
di mondi simili
a fanciulli innocenti.
Esser di nuovo qui
tra le braccia di uno gnomo
o di una fata scalza.
Balliamo ignari
di questa vita che ci fa stanchi
di tutto di niente.
Girotondi
di anime non illuse
ma viventi
davanti al falò della nostalgia.
Un unicorno
si intravede sulla via.

Elendir

martedì 11 marzo 2008



"... mi chiedi cosa io possa fare con la polvere delle mie ali?
Semplice, posso creare sogni!"

domenica 9 marzo 2008

"Io sono l'albero e io sono il vento.

Sono la terra e il mare d'argento.

Sono una figlia e madre amata.

Un'appassionata amante sfrenata.

Sono la pioggia e l'animo vero.

Quella che rende lo spirito intero.

Son Fanciulla, Madre ed Anziana,

E dappertutto regno sovrana.

Curo il raccolto e semino Fiori.

Io sono dentro e io sono fuori.

Da fanciulla vi dono gioia festosa.

Vi nutro da Madre assai generosa.

Da Anziana vi dono saggezza segreta.

Spartitevi i Doni in Pace completa."


Invocazione alla Dea Madre terra

sabato 8 marzo 2008



C'è solo un giorno in cui la notte e il dì hanno l'identica durata, i raggi di luce nascondono le stelle e nasce la primavera. Sbocciano i fiori ed i più grandi, che hanno ospitato nel lungo inverno le fatine, aprono i petali al tepore del sole: si libera così il mondo magico. Nel silenzio ovattato si ode nitido e sempre più intenso un tintinnio di campanelli: è il segnale delle fate che sono in volo per aiutare la natura al risveglio.

giovedì 6 marzo 2008

Le fate della Terra rappresentano la forza e la natura, esse si trovano fra le rocce e le caverne o nei meandri della Terra. Il loro compito è quello di sorvegliare il terreno e di mantenerne integra la struttura. Sono solite regalare agli umani tesori e pietre preziose. Sono le più amate fra coloro che vivono in montagna, e sono particolarmente benevole. Dove vivono le fate della Terra vi è sempre abbondanza, prosperità ed allegria, in quanto la loro presenza allontana la sfortuna. Le Fate della Terra si mostrano abbastanza a chi vuole vederle, o ricompensano con doni quando viene offerto loro qualcosa.

martedì 4 marzo 2008

C'è in me sempre un posto per la FANTASIA..
per magiche STELLE fluttuanti nell'acqua...
e POLVERE DI FATA per far volare i miei sogni...
e NUVOLE soffici su cui saltare...
e ARCOBALENI nel CUORE..
per colorare i pensieri ...


"la fantasia è più importante del sapere..." (Albert Einstein)

lunedì 3 marzo 2008

Le fate rappresentano l’infantilità
contenuta nel cuore e nell’anima
di ciascuno di noi.
Esse rappresentano il mistico, il magico
il gioco e il divertimento.
Esse ci dicono che non abbiamo bisogno
di diventare adulti,
abbiamo solo bisogno di crescere.
Non c’è bisogno di seguire un percorso
Spirituale particolare per credere
nelle fate,
c’è solo bisogno di avere un cuore
che possa amare…
Aver anche solo una volta
nella vita espresso un desiderio
ad una stella cadente.

mercoledì 27 febbraio 2008

Del bosco l'incanto è il silenzio;
governano qui le scintille di rugiada,
svolazzano sulla brezza,
affinchè l'uomo le respiri e ne gioisca.
Nella magia tutto ciò è spiegato,
ma della natura è questo l'operato,
che si svegli l'essere umano
che il fatato deve esser salvato!
Come vivrà "C'era una volta"
se la piccola vita viene disciolta,
nella soffitta di una memoria
che di ricordare la gioia e l'ebrezza di un sogno,
saperne non vuole!
Voi che qui viaggiate
perchè in esse credete e di loro vi fidate:
Salvatele!
Con un batter di mani,
farete un batter d'ali rinascere;
una fatina ritroverà la vita
e la fantasia non sarà finita.
In essa vivono le fate che van protette.
Se dunque credete
ecco la ricompensa di saper
il numero di coloro che qua giù
hanno salvato una creatura di lassù!

lunedì 25 febbraio 2008

"No, il tempo non indugia mai", disse, "ma crescite e trasformazioni non sono uguali ovunque. Per gli Elfi il mondo gira, e gira al tempo stesso molto rapido e molto lento. Rapido perchè essi cambiano poco, mentre tutto il resto fugge via: e ciò è per loro un grande dolore. Lento, perchè essi non contano gli anni che passano, o perlomeno non li contano per sé. Le stagioni fuggenti non sono che onde sempre di ritorno nel lungo corso del tempo. Eppure sotto il Sole ogni cosa purtroppo è destinata a logorarsi e scomparire" .
Legolas
Il mio nome elfico é
Tarí Narmolanya


Anche tu hai un nome elfico,
puoi scoprirlo qui....


Cosa vede una fata quando si guarda allo specchio?
A volte il viso di una ragazza, altre volte le rughe di una vecchia,
la lingua biforcuta di una serpe, le ali bianche di una farfalla...
non per niente la capacità di mutare d'aspetto e di dimensioni
è una delle loro caratteristiche principali.
Ma anche se si divertono a mostrarsi agli uomini nei più strani travestimenti,
le Fate sono in genere bellissime ed eternamente giovani,
risplendono lievemente al buio e amano portare ricchi gioielli e abiti sontuosi,
lunghi fino a terra per mascherare uno dei loro grandi difetti
(molte fate hanno zoccoli caprini al posto dei piedi).
Ci sono tuttavia anche fate del tutto insensibili al fruscio
e al luccichio delle gemme preziose:
le timide e solitarie fate dei boschi e delle foreste.
Indossano semplici tuniche bianche o verdi
oppure abiti fatti di foglie e di fiori freschi,
quando non vanno in giro coperte soltanto dai loro lunghissimi capelli.

domenica 24 febbraio 2008



Quando la primea stella si frantumò in polvere
e un bambino sorrise per la prima volta
facendo sgorgare del buio una lacrima di luce,
nacque la prima fata.
Basta crederci.

sabato 23 febbraio 2008

Photobucket

Verrà il tempo
in cui saprò distinguere
vero ed irreale
ma forse allora sarà tardi
perché non esisteranno
più verità
e solo la fantasia
regnerà sovrana

giovedì 21 febbraio 2008

Sembrava che i secoli fossero trascorsi senza lasciare alcun segno su Emerella. La regina era una dei pochi che erano riusciti a vedere gli Albi. Eppure pareva quasi una bambina. Era di corporatura esile, tanto che Ollowain la superava di oltre una testa. I capelli biondo scuro le ricadevano a onde sulle spalle nude e candide. Quella notte indossava il Vestito dei Mille Occhi. Era di un rosso sgargiante, abbellito da un motivo di cerchi gialli e punti neri. Occorreva avvicinarsi per notare la particolarità di quell'abito. Era vivo! Migliaia di farfalle si erano posate su una semplice sottoveste verde e coprivano la regina con le ali distese, come se volessero proteggerla dagli sguardi troppo indiscreti. Quando si muovevano, pareva che le onde scivolassero sul vestito. E su tutte le ali splendeva un grande occhio giallo e nero.

Gli elfi d'inverno Bernhard Hennen

giovedì 14 febbraio 2008

Un posto dove far spaziare la fantasia, mondi lontani che non visiterò mai perchè esistono solo in un'altra dimensione....
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